E’ ferma e convinta la presa di posizione del presidente della Uiom (Unione italiana organismi di mediazione civile), Salvatore Zambrino, nella lettera inviata al Ministro della Giustizia Cinquestelle Alfonso Bonafede. Forte dei successi registrati dall’istituto negli ultimi anni e in considerazione della recente Raccomandazione proveniente da Bruxelles in materia, la Uiom ha voluto comunicare al Guardasigilli tutta la propria convinzione sulla necessità che l’obbligatorietà della mediazione venga estesa ad altri settori.
“Nel corso degli anni, l’uso sempre più diffuso della Mediazione ha contribuito ad evitare che circa 400.000 potenziali contenziosi finissero in Tribunale – ha scritto tra l’altro il presidente Zambrino – La Riforma della Giustizia che sarà all’attenzione delle Camere, non potrà non tenere conto dei successi della mediazione civile e, anche sulla scorta delle raccomandazioni provenienti da Bruxelles, non dovrà depotenziare l’Istituto, ma incentivarlo ed estenderne l’obbligatorietà ad altre materie, in particolar modo alla contrattualistica e a tutta l’area del contezioso societario.”
“Sarebbe una riforma a costo zero per le casse dello Stato che aiuterebbe il Paese a superare il gap con gli altri Stati UE per quanto riguarda la durata dei contenziosi civili e, non ultimo, l’estensione della mediazione ad altri settori, potrebbe generare un doppio vantaggio in termini di Bilancio dello Stato, meno spese per la giustizia e maggiori entrate in termini di Ires, Irpef, e Iva. A tal proposito – conclude Zambrino – è bene ricordare che nel settore sono impiegate circa 10.000 persone, tra dipendenti degli ODM e professionisti che svolgono il ruolo di mediatore.”