Sul sito dedicato alla mediazione www.mondoadr.it, compare un intervento di Leonardo D’Urso, che è quasi un appello al Guardasigilli Bonafede perché non riduca le materie in cui è prevista la partecipazione ad un primo incontro di mediazione come condizione di procedibilità. La proposta di riforma della giustizia civile presentata dal Ministro, infatti, conterrebbe una drastica riduzione dell’ambito della mediazione civile, in ragione della scarsa adesione di banche, assicurazioni e ospedali alle procedure.
“Il Ministro Bonafede – scrive D’Urso – ha ragione nell’affermare che la mediazione nel contenzioso bancario, assicurativo e nella responsabilità medica non ha dato buoni risultati rispetto alle altre materie. Il motivo è nella generale indisponibilità di banche, assicurazioni e strutture sanitarie ad aderire al primo incontro e spesso nel proseguire nella procedura. La soluzione quindi non è di eliminare queste materie sottraendo la possibilità ai cittadini e imprese di incontrare entro 30 giorni rappresentanti di banche, degli ospedali e delle loro assicurazioni. Al contrario, occorrerebbe vincolare le grandi aziende (come appunto banche e assicurazioni) che offrono prodotti e servizi ai consumatori ad aderire alle procedure di mediazione e ADR previste dalle varie normative tramite la presenza di un funzionario a conoscenza del caso e con pieni poteri di transigere. Per tutte queste ragioni – conclude D’Urso – ci si augura che il Ministro della giustizia possa indire urgentemente un tavolo tecnico permanente con gli operatori della mediazione per affrontare i problemi e monitorare i risultati e conseguentemente, ai sensi della normativa vigente e non attuata, riferire al più presto alle Camere sugli effetti prodotti e sui risultati conseguiti dal primo incontro di mediazione.”
Qui potete leggere per intero l’intervento di Leonardo D’Urso su MondoAdr.