Anche fra la pubblica amministrazione e i cittadini la mediazione può essere risolutiva e conveniente per tutte le parti in causa. Lo dimostra la vicenda che ha come protagonisti il Comune di Enna e quasi 700 cittadini della città siciliana: quasi quattrocentomila euro recuperati al 31 agosto a cui se ne possono aggiungere altri duecentomila che possono considerarsi certi. Questi numeri hanno permesso alle casse del Comune di Enna di incassare le tasse oggetto di contenzioso sui rifiuti. Negli ultimi mesi i rappresentanti del Comune hanno incontrato le associazioni a difesa dei consumatori per trovare un accordo in grado di assicurare delle entrate certe e, quindi, di veder diminuire il numero di contenziosi.
«Ad oggi possiamo dirci soddisfatti perché abbiamo intanto disinnescato il rischio del contenzioso, abbiamo recuperato il rapporto con i cittadini e portato delle entrate al Comune» dicono gli assessori al ramo secondo cui «un’operazione migliore non si poteva fare» e rivolgono un ringraziamento «alle associazioni che hanno aderito alla nostro proposta». In questi mesi è stato portato avanti un lavoro non indifferente che prende vita con i ricorsi di circa mille e novecento cittadini che contestano un vizio nella ratifica delle bollette per gli anni 2009-2010; due annualità che andavano comunque pagate. E su questo si è lavorato giungendo ad un accordo che prevede il pagamento dell’importo totale ma con un abbattimento delle sanzioni, nessun interesse, nessun importo di notifica e la possibilità di rateizzare la tassa.
Al 31 agosto sono stati 671 i cittadini che hanno sottoscritto la mediazione per un totale di 391 mila 997 euro, 69 e tra questi gli importi sono stati da un minimo di 10 euro ad un massimo di 5 mila euro con un caso che registra il pagamento di 14 mila euro. I numeri però sono da guardare al rialzo con circa altri duecento contribuenti che hanno già sottoscritto la mediazione.
Fonte: www.vivienna.it
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